Descrizione
Il bosco di Bandiziol-Pressacon si distingue come un'area di eccezionale valore naturalistico, in netto contrasto con i paesaggi circostanti caratterizzati da ampie distese di monocolture cerealicole. Si estende su 110 ettari di terreno rigogliosamente verde, configurandosi come un importante ecosistema boschivo.
Il biotopo della siepe-alberata è prevalentemente composta da:
- Farnia (Quercus robur): specie dominante
- Olmo (Ulmus minor)
- Ontano nero (Alnus glutinosa)
- Frassino minore (Fraxinus ornus)
- Frassino padano (Fraxinus oxycarpa)
- Acero campestre (Acer campestris)
La rinascita del bosco risale al 1996, momento cruciale di un percorso di recupero iniziato negli anni '80. L'intervento, sostenuto finanziariamente dalla Comunità Europea, è stato guidato da un team tecnico composto da Lorenzo Zamburlini, Manuela Zamburlini e Roberto Novak.
L'area rappresenta il sito di un antico bosco millenario, documentato da reperti storici significativi. Durante il periodo della Serenissima Repubblica di Venezia, la zona rivestiva un'importanza strategica come fonte primaria di fasciame per la costruzione navale e area di approvvigionamento di legname per il riscaldamento dell'insediamento di Corbolone
Sia la Prima che la Seconda Guerra Mondiale hanno profondamente segnato questo territorio. Dopo i bombardamenti, l'amministrazione dell'epoca decise di svincolare l'area, consentendone l'uso agricolo privato pur mantenendone la proprietà .
A trent'anni dalla sua rifondazione, il bosco si configura come un elemento cruciale nell'asse Venezia-Trieste. Rappresenta un patrimonio ambientale che supera la dimensione locale, incarnando principi di sostenibilità e visione strategica. Il 16 febbraio 1926, il Comitato Forestale ribadì il vincolo dell'area come zona forestale, attraverso un'illuminata dichiarazione che sottolineava la responsabilità istituzionale: "Un Comune, essere perpetuo, ha obblighi e doveri che riguardano non solo le generazioni presenti, ma tutte quelle che dovranno susseguirsi nel suo territorio; ha da informare le sue determinazioni al giudizio della miglior convenienza permanente sociale, più che a quello del tornaconto immediato del privato individuo."
Fonte: C.Marcolin, M. Zanetti, Il sentiero natura S.Stino - Bosco Bandiziol. Guida didattico - naturalista, 1997